BRAND IDENTITY

Crea e rendi unica l’immagine della tua azienda

La brand identity è l’insieme di tutte quelle caratteristiche fisiche, visive, auditive e psicologiche che creano l’immagine di un’azienda e come viene conosciuta e riconosciuta dalle persone e dai propri clienti.

Per creare una brand identity si parte considerando l’analisi della brand strategy andando ad individuare il target, quali sono le personas, in quale contesto di mercato si vuole agire, chi sono i competitor, il tone of voice e cosa rende il marchio diverso rispetto agli altri. In questo modo possiamo stabilire con precisione su quali temi fisici e psicologici costruire l’identità del brand.

Tutto ciò, ci permette di dare un volto e riconoscere una marca rispetto ad un’altra. Se immaginiamo IKEA, ci verrà naturale pensare ad un’esperienza d’acquisto divertente, a basso costo e alla creatività, semplicità e versatilità dei loro prodotti alla portata di tutti.

LA BRAND IDENTITY DI APPLE – Una esempio da seguire

Possiamo capire bene cosa è una Brand Identity con un piccolo esempio. Apple, negli anni 2000, ha creato una campagna di comunicazione intitolata “Get a Mac” per dare un volto alla sua immagine e mettere in risalto le caratteristiche dei suoi prodotti . La campagna non ha nulla di tecnologico e si focalizzata unicamente su due attori: il primo un giovane informale e tranquillo con soluzioni per qualsiasi problema (Mac) e l’altro di qualche anno più grande, con le sembianze da “nerd” sempre un po’ in difficoltà quando appare una nuova richiesta (Pc). Una campagna esemplare che è riuscita, con poco, a colpire i propri clienti a livello emozionale aiutandoli a sentirsi parte del brand. Questo ha fatto si che i clienti stessi ne divenissero ambasciatori, sposandone la filosofia e condividendone i valori. Sappiamo bene dove si trovi oggi il brand Apple, questo anche grazie alla costruzione di una brand identity unica e condivisibile.

BRAND IDENTITY O BRAND ESSENCE – Come si costruisce?

Secondo la teoria di David Aaker, la Brand Essence rappresenta il DNA di un marchio. Per catturare l’identità o l’essenza del brand nel suo insieme, ci sono quattro elementi fondamentali da considerare: il brand come prodotto, come organizzazione, come persona e come simbolo.

Trovare l’essenza dell’identità è come trovare la linfa vitale da cui nascono e si fondono insieme la mission e la vision di un brand. La sua analisi è di vitale importanza al fine di definire in modo chiaro e preciso una strategia di marketing.

Gli elementi di una Brand Identity

La riconoscibilità del marchio è un processo che avviene nella mente del cliente. È necessario quindi costruire tutti gli artefatti che stimolino direttamente i loro sensi, in primis quello visivo, considerato il più importante.

L’identità visiva di un brand è l’insieme coordinato di colori, simboli e logo presenti in tutti gli artefatti che il brand utilizza per costruire i propri materiali di comunicazione da condividere con il consumatore.  Ecco gli elementi principali:

• NAMING: creazione del nome dell’azienda, marca, prodotto o servizio.
• LOGO:  progettazione di un marchio o un logotipo originale.
• COLORI: scelta di una palette di colori che susciti determinate emozioni.
• TIPOGRAFIA: adozione di uno o più caratteri tipografici.
• IMMAGINI: Stile grafico delle immagini e layout ben definiti
• TONE OF VOICE: il tono di voce con cui si intende comunicare la propria mission ai consumatori
• ICONOGRAFIA: identificare un set di  icone personalizzate
• ARTEFATTI: biglietti da visita, carta intestata, block notes, calendari ecc.

Il segreto è comunicare in modo coerente e costante per permettente ai nostri consumatori di riconoscere facilmente il nostro marchio, entrare nelle loro menti e fidelizzarli.

Osserviamo adesso tre dei punti cardini necessari per sviluppare una buona brand identity.

NAMING – Dimmi il tuo nome e ti dirò chi sei

Il nome è la prima cosa che il consumatore sente o vede. Deve catturare la sua attenzione e allo stesso tempo deve racchiudere in se l’anima del brand.

Ciò che rende un nome “buono” è ovviamente soggettivo e si possono commettere errori. Partiamo quindi dalle caratteristiche salienti che il nome dovrebbe possedere.

Familiarità 
Questo è un aspetto particolarmente importante quando bisogna trovare un naming. Ad esempio, ogni nome dei prodotti mobile di Apple inizia con la “i” (iPad, Ipod, Iphone). BMW ha invece un sistema numerico che posiziona ogni auto in una gerarchia basata sulle prestazioni (118i, 320d, 520d xDrive).

Pensa quindi ad un nome che possa essere riconoscibile in linea con la strategia del tuo brand.

Differenziazione
Un altro aspetto fondamentale nel processo di identificazione del proprio nome è l’originalità e l’unicità. Pensa quindi ai nomi presenti nel tuo mercato di riferimento e poi rivoluzionarli per crearne di tuoi.

LOGO – Che caratteristiche deve avere un buon logo

COLORI – Caratteristiche dei colori e le emozioni che raccontano al nostro target

Un spetto fondamentale da considerare per costruire una brand identity che funzioni è il colore. Ciascuno dei colori più diffusi ha caratteristiche diverse che vengono riconosciute, a livello psicologico, dalla maggior parte delle persone in modo uguale. Tale caratteristiche non sono universali perché non sono innate, ma sono divenute convenzionali. Ad esempio nella società occidentale nei principali colori si vedono riconosciute queste peculiarità:

• Giallo: ottimistico e giovanile, viene usato spesso per attirare l’attenzione nelle vetrine
• Rosso: trasmette energia e urgenza, è spesso associato alle vendite promozionali;
• Blu: trasmette un senso di sicurezza e fiducia, molto utilizzato da banche ed aziende che vogliono dare una visione di sé rassicurante;
• Verde: associato alla natura e quindi alla salute, viene spesso adoperato per farci rilassare;
• Arancione: è un colore aggressivo, ideale per le call to action e per invitare all’acquisto;
• Rosa: romantico e femminile, viene usato per caratterizzare prodotti destinati a un pubblico femminile;
• Nero: tonalità potente ed elegante, viene usata per i prodotti luxury;
• Viola: viene utilizzato per calmare e rilassare, spesso nei prodotti di bellezza e contro l’invecchiamento.

Ogni colore può evocare un tipo di comportamento di acquisto differente.

Colori, emozioni e targeting

Se pensiamo al creatore di Facebook, Mark Zuckerberg, potremmo supporre che abbia scelto il blu perché, essendo daltonico, non riesce a riconoscere il rosso o il verde. Ma a prescindere dal daltonismo, il logo di Facebook è stato concepito in blu soprattutto in base alle emozioni che questo colore suscita nelle persone: fiducia e forza.

Nell’infografica ( immagine ripresa dall’articolo https://blog.leevia.com) sottostante sono illustrate le principali sensazioni associate alle tonalità cromatiche principali.

TONE OF VOICE – Che cos’è?

Il Tone of Voice fa parte della strategia del brand. Esso indica il tono espressivo con cui si intende parlare ed interagire con il proprio consumatore.

Ogni persona ha un modo di esprimersi diverso e unico che lo contraddistingue e che influisce sull’impressione che suscita negli altri. Allo stesso modo, il ToV nel marketing permette di rendere riconoscibile un’azienda e chiari i valori che vuole trasmettere e deve adattarsi al suo target di riferimento.

Caratteristiche del Tone of Voice

Ancor prima di persuadere le persone a comprare qualcosa, i brand devono riuscire a trasmettere un pensiero o un messaggio ad un pubblico preparato ad ascoltare, utilizzando un tono di voce che sia unico, coerente e riconoscibile. Se si parla la stessa lingua del consumatore, risulterà molto più facile conquistare la loro fiducia.

Qualunque sia il ToV che si sceglie di utilizzare, la coerenza è il valore più importante da seguire. Gli annunci pubblicitari che utilizzano un ToV coerente creano una personalità di marca credibile che infonde fiducia nei consumatori. Al contrario, le pubblicità che alternano toni di voce diversi possono creare disagio, proprio come le personalità imprevedibili possono essere alienanti nella vita reale.

Come trovare il giusto Tone of Voice

Non esiste un Tone of Voice che sia efficace per tutti: a seconda del target che si vuole raggiungere, del mercato in cui si opera e del tipo di prodotto o servizio che si vuole vendere, potrà essere ironico, professionale, motivazionale, rassicurante, e così via. Il primo passo per capire quale sia il giusto Tone of VoiceToV è capire quale sia il messaggio trasmettere e a chi deve arrivare.

Per fare un esempio, una banca, per vendere polizze, non potrà comunicare allo stesso modo di un’azienda che vende abbigliamento per adolescenti: la prima dovrà trasmettere solidità e  professionalità utilizzando un linguaggio istituzionale mentre la seconda dovrà trasmettere le qualità e lo stile del prodotto con un Tone of Voice divertente, fatto di parole semplici.

BRAND IDENTITY O BRAND IMAGE – La differenza

Spesso la brand identity e la brand image vengono scambiati per sinonimi.

In realtà la brand identity indica come l’azienda vuole che il brand sia percepito dal proprio cliente. La brand image, invece, è come il brand è visto e riconosciuto dal consumatore. 

Secondo il modello di Aaker la brand image è formata dalla fedeltà dei clienti al brand, dalla notorietà, dalla qualità percepita e da ciò che la marca richiama alla mente del consumatore. Scopri anche Aaker on Branding

Sarebbe opportuni analizzare tramite apposite interviste o questionari online, la soddisfazione dei propri clienti.

Evoluti è un’agenzia specializzata in creazione o restyling di Logo e Brand  Identity. 

La nostra filosofia è che ogni progetto è unico e richiede un approccio unico. Pensiamo che l’aspetto creativo sia uno dei fattori che, nell’ambito della comunicazione, possa fare realmente la differenza.

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